Le illusioni

Cadono dagli alberi e non fanno rumore, raccolgono l’aria a piene mani e se la depongono in grembo, e così si fanno corpuscoli d’acqua che galleggiano nel vuoto e prima o poi si posano lente fra i pensieri.

Si nutrono di luce e di nebbie, stese dalle ali degli aironi che dipingono l’aria a grandi pennellate eleganti; si sollevano e svaniscono con i voli dei rapaci, disegnando cerchi ampi di azzurro per spaziare silenziose da un angolo all’altro del cuore.

Si posano furtive fra i rami e si aggrappano saldamente alle pelli sottili delle betulle, si lisciano le piume di seta e si dispongono ordinate a formare una logica consequenziale di ipotetici eventi.

Niente è reale, eppure tutto è straordinario.

Sulla sincerità del mondo non c’è da fare affidamento, ma sull’infinita illusione che ci è concessa dalla magnificenza delle cose della Natura, si può gioire senza riserve.