Perché studiare le piante?

La botanica è dunque la scienza che studia le piante. E questo è il primo fatto e tutti lo conoscevamo, probabilmente. Poi magari sapevamo anche che questa è  la scienza più antica in assoluto e se così è, un motivo ci sarà, mi dico io… no… penso. In realtà i motivi per i quali l’uomo ha cominciato fin dall’alba dei tempi a occuparsi delle specie vegetali sono moltissimi e magari si può provare a farne un elenco, purché sia breve, che sennò ci si addormenta… non so a voi, ma a me gli elenchi mi fan sempre venire un po’ di sonno. Tuttavia, qui ne urge uno, giusto per capire che cosa significa e significava conoscere le piante:

1.  potersi nutrire meglio… e io che, come suppongo molti altri, amo moltissimo mangiare (anche troppo) capisco benissimo questa fondamentale motivazione;

2.  potersi e sapersi curare;

3.  essere in grado di scegliere le specie più adatte a costruirsi un riparo, un’abitazione;

4.  essere in grado di costruirsi dei mezzi di locomozione: basti pensare alla navigazione sui fiumi o sui mari, ma non solo, anche le slitte di un tempo e in seguito i carri e via dicendo; sono tutti mezzi costruiti in legno, quindi utilizzando specie vegetali.

5. significa, sopratutto un tempo, ma anche oggi, essere in grado di scaldarsi;

6. significa essere in grado di vestirsi…

Insomma, le piante sono state e sono uno degli elementi naturali indispensabili per la sopravvivenza fin da quando l’uomo esiste sulla faccia della Terra. Senza le piante non ci sarebbe la specie umana e non ci sarebbero molte altre specie, questo è un fatto!

E se ci sono così necessarie com’è che le conosciamo tanto poco? Mah… non mi addentro in elucubrazioni socio-psico-filosofiche, perché non è questa la sede; magari ne parliamo nei commenti, se qualcuno ne ha voglia e nel frattempo cerchiamo di colmare alcune lacune, per quanto i limiti della sottoscritta sono importanti e si fa quel che si può.

Detto questo si potrebbe aggiungere che la botanica in se come materia di studio è stata fondamentale anche nella Storia delle Scienze. Perché ad essa sono collegate scoperte fondamentali nel campo della CHIMICA, della FISICA, della BIOLOGIA. Quindi se per caso qualcuno ha una tendenza ad appassionarsi a queste materie sappia fin da ora che la botanica ha contribuito a renderle quelle che oggi sono. 🙂

Sopratutto per la BIOLOGIA la botanica è stata fondamentale; ha permesso a Brown di scoprire i moti browniani interni alle cellule, a Schleide e Schwann di elaborare la teoria cellulare, a Mendel di chiarire le basi della genetica, a de Vries di giungere al concetto di mutazione e così via… cioè, non mi par poca cosa; tutto merito dello studio delle piante se sti personaggi sono arrivati a tanto. 🙂

Per BOTANICA si intende infatti lo studio di ogni aspetto delle piante, anche se esistono diverse BRANCHE di questa materia, perché gli elementi che sono attinenti allo studio delle piante sono talmente vari e complessi che nessuno è più in grado di seguirli tutti in contemporanea.

Manco Wonder Woman o Flash Gordon potrebbero! (spero che tutti sappiano chi sono Flash e Wonder… e se non lo sapete, ditemelo, che facciamo un post a parte… è fondamentale sapere chi sono questi due personaggi, anche per lo studio della botanica…

Così è stato necessario che gli studiosi si specializzassero seguendo filoni diversi dello sviluppo della botanica, e meno male, che sennò si usciva tutti più pazzi di quel che già siamo… il che è tutto dire.

Esistono infatti:

i FITOGEOGRAFI che studiano la distribuzione delle piante nei vari ambienti;

i FISIOLOGI VEGETALI che studiano la conoscenza dei meccanismi vitali delle diverse specie;

gli ECOLOGI VEGETALI che si occupano delle relazioni fra piante e gli altri organismi e l’ambiente fisico circostante;

gli ALGOLOGI che studiano le alghe;

i BRIOLOGI che studiano il formaggio Brie… no, dài, scherzo… i briologi studiano i muschi;

i BOTANICI FARMACEUTICI che … vabbèh, dài, questi si sa che studiano i principi attivi delle piante per propinarci le medicine

e poi i LICHENOLOGI che studiano i licheni e via discorrendo…

Ma noi ci si salva, perché in sostanza esiste una classificazione generica della botanica in quanto materia, ovvero la suddivisione in:

1. BOTANICA GENERALE che studia i caratteri comuni delle painte quali struttura e funzionamento… ma ne riparleremo a tempo debito;

2. BOTANICA SISTEMATICA che descrive e classifica le forme vegetali.

Noi in questo blog proviamo a prenderle in considerazione entrambe, in maniera alternata o concomitante, a seconda di come ci gira meglio, ok?

 

Per scrivere questo post mi sono appoggiata a:

Atlanti scientifici Giunti – Adriana Rigutti – BOTANICA pag.6

Biologia vegetale, forme e funzioni – Claudio Longo – UTET edizioni.

 

 

 

 

 

2 pensieri su “Perché studiare le piante?

    1. Grazie Antonio… lo scrissi qualche tempo fa. Forse oggi potrei farlo in modo diverso, un po’ più completo… e magari ci rimetto mano per integrarlo… l’idea sarebbe quella di creare delle schede botaniche descrittive in modo da avere una specie di “erbario, arborario virtuale”; devo trovare il tempo e portare avanti il progetto. 🙂

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