Ciao Guido

Pensavo che non avrei più pubblicato su questo blog, ma l’ottimo motivo per tornarci, c’è, eccome! Oggi una mail di Alessandra (Libri nella mente) mi ha gentilmente avvisata (e la ringrazio di cuore) di un fatto che mi ha lasciata davvero senza parole; ho saputo che Guido Sperandio, lo scrittore, pubblicitario e ineguagliabile e ironica presenza su questa piattaforma, non c’è più. Io non sono molto brava a gestire l’emotività e di solito lo faccio scrivendo. Non so se faccio bene, ma non trovo altro modo in questo momento.

È stato un vero colpo al cuore apprendere la notizia. Ho conosciuto Guido col blog Stileminimo, tanto tempo fa, e poi qui e per questo scrivo qui e… niente, sapere che non c’è più mi ha lasciata davvero incredula. A dimostrazione che quello che si può creare in termini di rapporti di stima e amicizia su una piattaforma di blog è reale e sincero. E’ stata davvero una notizia che mi ha spiazzato, perché con Guido c’è sempre stato uno scambio piacevolissimo e divertente, seppure non assiduo e continuativo. Il fatto che non lo si vedesse più postare non mi ha preoccupata, perché fra bloggher, lo sappiamo, ci sono i momenti di riflessione, anche lunghi a volte. Io stessa ho lasciato passare molti mesi, a volte, prima di riprendere a scrivere e ci sta che non ci sia una continuità.

Lui era uno che capiva le cose, perché le sapeva guardare in un modo speciale; in uno dei commenti mi disse che i miei boschi li conosceva bene, perché ci passava le estati anni fa, quando era giovane; in realtà io nemmeno sapevo quanti anni avesse oggi Guido e da come scriveva e da quel che pubblicava, gliene avrei dati al massimo 50; oggi ho scoperto che ne aveva un bel po’ in più. Incredibile!! A dimostrazione che allenare la creatività mantiene svegli e giovani! Lui non era mai accondiscendente e se una cosa non gli piaceva lo diceva e senza tanti fronzoli; e questo mi piaceva ed era il lato bello del suo carattere, oltre all’ironia e all’allegria che traspare dalle immagini che creava.

Quando mi disse dei boschi trentini, mi parlò del Lago di Serraia, dei giri lungo il Lago che faceva un tempo, della parte paludosa che, allora, occorreva attraversare con precauzione per non sprofondare. Si sentiva che gli mancavano le montagne e i boschi e io mi chiedevo perché non volesse ritornarci; beh, oggi ho capito il perché; l’età può essere un ostacolo non indifferente nei movimenti. C’era molta nostalgia nelle sue parole, ma non era certo uno che si lamentava, tutt’altro!

La nostalgia si legge anche nel suo ultimo post;

era un po’ come se la sua anima, non ce la facesse ad adeguarsi ai limiti imposti dalla realtà che probabilmente, nel suo caso, era incoerente con il suo sentire. E per quanti di noi, oggi, è così?! E Guido aveva presagito i tempi bui molto prima di altri, a dimostrazione che lui i fatti li sapeva leggere come pochi, senza illudersi e senza raccontarsela. Ne parlava spesso.

Era uno scrittore, Guido, di quelli veri; un bravo scrittore. Un creativo che sapeva giocare con le immagini e con i colori, con talento. Non si è mai fermato e ha creato fino alla fine e in questo è stato anche un grande esempio ed il suo lavoro rimane un riferimento. Per chi oggi si sente spento e privo di motivazione, uno come lui potrebbe essere davvero un faro da seguire, per non lasciarsi andare, per continuare a fare ciò per cui si è nati, fino alla fine e con passione, qualunque cosa accada, senza lamentarsi.

E di questo esempio, mio caro Guido, della pazienza, della tenacia e del tempo che mi hai dedicato con il nostro scambio di opinioni, di visione delle cose e della vita, ti sono enormemente grata! Farò il giro del lago in compagnia delle nostre chiacchiere, e magari ci troveremo lì nei boschi a parlar di montagne e di libri, se vorrai, da qualche parte, in qualche modo.

Ciao e ancora grazie per tutto Guido.

Elena

Per chi non lo conoscesse, questo è il link al suo blog. E questo è il link del suo vecchio blog.