Gargoyle

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Il mio Gargoyle 

I gargoyle sono dei mostri messi a protezione delle cattedrali gotiche; le proteggono dagli spiriti maligni; sono un ammonimento, delle sentinelle brutte e cattive, ma neanche poi tanto, che vigilano sul tempio. La funzione invece più pratica è data dal fatto che sono anche dei doccioni che servono per convogliare e scaricare l’acqua del tetto; il nome deriva infatti dal latino “gurgulium”, ovvero da “gola” dalla quale, in questo caso, esce l’acqua. Sono interessantissimi come tutto ciò che è mostruoso e incute timore e sono efficacissimi come sentinelle perché inquietano parecchio; sono un monito nei confronti di chi ha cattive intenzioni, perché in alcuni casi sono davvero terribili a vedersi!! Me ne sono dipinto uno e me lo sono appeso sopra il letto, così, a difesa mia personale. E ovviamente proprio perché son terribili mi stanno molto, molto simpatici. In un certo senso la funzione di protezione della  cattedrale è doppia, perché evitano che l’acqua scorra lungo le facciate rovinandole e tengono lontani gli spiriti malevoli, anche quelli dei frequentatori delle cattedrali, quindi se qualche spirito malevolo sta leggendo questo post, è avvisato!! Meglio se non entra nelle cattedrali o a casa mia, perché ci sono i Gargoyle che li fanno a pezzettini!!!

La leggenda vuole che quando la cattedrale è minacciata, loro si animano, prendono vita e attaccano!!!  🙂 Si dice anche che si animano durante la notte, perché è di notte che avvengono gli attacchi più pericolosi da parte delle forze delle tenebre. Su sto fatto avrei qualcosa da dire, perché da quel che vedo per esperienza personale, i mostri  più pericolosi io li incontro di giorno quando vado a lavorare, mentre di notte mi capita rarissimamente, ma non voglio fare la pignola.

Le sculture di mostri o di personaggi antropomorfi grotteschi si trovano un po’ dappertutto sugli edifici sacri antichi, dall’Asia agli Stati Uniti, dall’Inghilterra alla Grecia e sono presenti in maniera continuativa dall’epoca classica a quella moderna. Nell’immaginario sacro e pagano, i mostri di questo tipo avvicinano l’anima alla dimensione degli inferi, delle ombre e delle parti recondite della psiche e pare che questi personaggi incarnino (parlando di marmi e pietra, usare la parola ” incarnare” è inappropriato, ma non mi viene un’altra parola) il ruolo del guerriero della soglia, quello che se ne sta lì a vigilare affinché il nostro personale inferno, o subconscio, o lato d’ombra, non prenda il sopravvento e ci faccia sbarellare più del consentito. I gargoyle sostituiscono i farmaci stabilizzatori dell’umore ed i barbiturici e non hanno effetti collaterali, insomma.

Le immagini grottesche erano particolarmente presenti nell’immaginario medievale e in epoca romanica e successivamente gotica e  venivano utilizzate per decorare cattedrali e chiese, ma sono un po’ diverse dai gargoyle, che come si è detto, oltre che decorativa hanno anche una funzione pratica specifica; le grottesche sono sculture di umani deformati in pose a dir poco strane, e vorrei dedicarci un bel post una volta o l’altra, perché ne vale la pena! Le grottesche sono intrecci di figure antropomorfe, vegetali e di animali fantastici, (quindi J.K. Rowling non ha inventato niente), in forme bizzarre e che hanno il più delle volte un importante significato simbolico.

Anche nel caso dei Gargoyle, per chi non lo sapesse, c’è una serie animata realizzata dalla Disney e andata in onda dal 1994 al 1997 in Canada e Stati Uniti e riproposta anche in Italia nel 1996 all’interno del mitico programma per bambini “Solletico” e si chiama appunto “Gargoyles”. Qui un piccolo assaggio.

I Gargoyle sono delle figure mitiche che si dice risalgano addirittura all’antico Egitto e poi all’età ellenistica; basti pensare alle chimere, ai grifoni e ai centauri, alle sfingi e ai leoni dalle cui bocche esce l’acqua (ma allora, le fontane con figure animali e leoni e via dicendo, con l’acqua che esce dalla bocca, sono dei gargoyle anche quelle?!), mentre in Giappone vennero usati i doccioni con la testa di tigre e il corpo di pesce. I Gargoyle possono assumere connotazioni positive o negative, a seconda del significato che gli si vuole conferire, ma è normale, perché come detto prima, sono personaggi a confine fra il demoniaco e l’umano (non è ben chiaro se la connotazione negativa derivi più dal demoniaco o dall’umano… che molto spesso coincidono) e mi sa che è per questo che hanno sempre affascinato l’uomo fin dall’antichità… e comunque a “me mi” affascinano anche oggi, specie il lato  mostruoso e demoniaco, perché è il meno banale e noioso, questo è il fatto.

DALTANIOUS

Io sono nata nel 1974, quindi quando ero bambina negli anni ’80, in televisione (che allora guardavo perché ne valeva la pena), davano tantissimi cartoni animati giapponesi e fra questi primeggiavano quelli che avevano come protagonisti dei robot straordinari guidati da degli umani. Da Mazinga a Goldrake, da Jeeg Robot d’Acciaio a Daitarn 3 a Trider G7 e Daltanious. Ecco di quest’ultimo ho amato tutta la serie, ma in particolare mi piaceva pazzamente la sigla che cantavo in continuazione a squarciagola per la gioia dei miei compagni di scuola che, loro malgrado, mi dovevano sopportare anche sul pullman che mi veniva a prendere e mi portava a scuola mentre mi esibivo in sguaiate performance canore. Ebbene per la gioia di tutti i nostalgici amanti di manga, cartoon e fumetti, fortunatamente in rete si trovano tutte le sigle dei cartoni animati di allora e fra queste c’è ovviamente anche la sigla di Daltanious!!! Ebbene, ci credete che ancora oggi se mi capita di risentirla, per almeno una settimana poi non riesco a smettere di cantarla? Proprio ci provo un gusto fisico!! Vi metto il link, così potete capire di che parlo.

Sigla di Daltanious

DALTANIOUS

Questa sostanza canora che fin da quando ero un’infante mi dà un’ assuefazione cronica, apriva e chiudeva le puntate della serie (a volte le sigle di chiusura e di apertura di uno stesso cartoon erano diverse), e s’intitola, udite udite: Daltanious, giusto per non avere dubbi. E’ stata scritta da Franco Migliacci, sulla musica di Massimo Cantini e con l’arrangiamento di Alessandro Centofanti, eseguito dai Superobots alias Superband alias Roking Horse e cantata da Rino Martinez. I superobots cantarono moltissime sigle dei carton di quegli anni e insieme a Cristina Davena, i Cavalieri del re e pochi altri, penso fossero fra i più popolari cantanti di sigle televisive per bambini.

La serie di Daltanious è di 47 episodi dei quali credo di non averne perso nemmeno uno. Li trovate in rete su youtube e ovviamente ve li consiglio.

Quel che accomuna i manga di questo tipo ed i cartoon’s che da essi vennero tratti, sono i principi di giustizia, lealtà e amicizia che volevano esserne alla base. Il fatto che i buoni si sapeva perfettamente chi erano ed i cattivi anche, e sto fatto che la lotta era sempre quella del bene contro il male, del giusto contro l’ingiusto e delle forze della luce contro le forze delle tenebre, non lasciavano dubbi: gli eroi da imitare erano quelli buoni, punto! Perché i buoni soffrivano e noi bambini soffrivamo con loro, ma alla fine vincevano sempre.

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Questo è Daltanious in tutto il suo splendore. Mi sono chiesta in età più adulta se tutte quelle croci rosse che ricordano tantissimo le croci templari, nonché la spada brandita a mò di Arcangelo Michele fossero casuali… mah… tant’è che i principi che Daltanious incarna somigliano parecchio a quelli che porta avanti l’angelo guerriero di origine cristiana, per non parlare del leone sul petto, che sappiamo tutti è un altro simbolo cristiano e in particolare di uno dei 4 evangelisti. Ci sarebbe da ragionarci su e magari lo farò con chi è interessato a questi aspetti legati al simbolismo.

Tuttavia, tornando un po’ all’epoca di allora, mi ricordo che ti immedesimavi e ti incazzavi proprio di pancia con gli alieni Akron, perché erano evidentemente nel torto, erano brutti, brutti e cattivi, cattivi e non vedevi l’ora, di puntata, in puntata che il bene e la giustizia prevalessero e vincessero una volta per tutte sul male e sulla cattiveria di quegli alieni venuti per distruggere la terra!! Perché lo sapevi che sarebbe finita così, e cioè che l’arcangelo… heeem… che l’eroe avrebbe vinto, ne avevi la certezza… era solo questione di tempo. Funzionava così all’epoca, era tutto molto semplificato e tu crescevi pensando che anche il mondo fosse semplice semplice, che c’erano i buoni e i cattivi e che tu per essere come Daltanious dovevi essere buona, e potevi contare sugli amici, che erano tutti leali e pronti ad aiutarti e su molte altre persone buone come te che con te combattevano una battaglia comune, perché non contemplavi nemmeno l’idea di essere qualcosa di diverso da questo, non c’erano alternative; solo così avrebbero vinto i giusti e i buoni e anche tu ne saresti uscita vincitrice.

E invece poi cresci e ti rendi conto che essere buoni non paga molto e che non è vero che ti porta a vincere, perché la bontà ti porta a stare indietro, a soffrire moltissimo e a chiederti dov’è che stai sbagliando. A un certo punto ti vengono i classici dubbi da ingenua adolescente, ecco. Ti vien da pensare che se vuoi uscirne, non dico vincitrice, ma almeno viva, devi essere molto più cazzuta e stronza di un alieno Akron, perché il mondo  è colmo di insidie e ambiguità e non c’è molta chiarezza fra il bene e il male e fra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Sarebbe bello, ma non è. Te lo figuravi così da piccola, vedendolo attraverso gli occhi dei supereroi, ma ti hanno mentito, forse perché è giusto che ai bambini si insegnino le cose giuste da pensare e da fare e si spera che poi la vita non sia troppo bastarda con loro. Almeno posso dire che finché ci credevo che la giustizia era ciò che tutti gli umani perseguivano come principio primo, e la luce vinceva sempre sulle tenebre, stavo da dio e tutto sommato è durato per un periodo abbastanza lungo, dài. E’ stato bello, e mi piace ricordarlo… quel mondo fatto di buoni principi. Il punto critico è stato quando ho scoperto che gli alieni Akron sono fra noi… per questo cerco di tranquillizzarmi ogni tanto, cantando la mia sigla preferita.

Vi lascio anche il testo… e se ve lo imparate a memoria, magari possiamo cantarlo insieme un giorno 😀

Daltanious
Daltanius… Daltanius… vai…
per Daltanius che compare giu’
e il nemico non esiste piu’
e’ Daltanius che ci aiutera’
super-balestra, frecce, spada, lame, boomerang
odia gli stupidi
aiuta i deboli
dagli invasori ci difendera’
lui si sacrifica
lo sa che è l’ultima
speranza dell’umanita’
extraterrestre via
da questa Terra mia
togli le zampe o ce le lascerai
ti spacca in quattro lui
ci fa una croce su
e tu non ci sei piu’
per Daltanius che compare giu’
e il nemico non esiste piu’
e’ Daltanius che ci aiutera’
non s’arrende mai, è troppo forte
non è nato ancora chi lo battera’
ha in mente Kento e va
con le astro-gambe va
e il suo leone in petto ruggira’
tutto disintegra
quando gli girano
le lame boomerang
trappole, agguati, trabocchetti, imboscate lo circondano
mostri giganti e striscianti serpenti, è in pericolo
Daltanius non si fermera’
e’ troppo forte e vincera’…
odia gli stupidi
aiuta i deboli
dagli invasori ci difendera’
lui si sacrifica
lo sa che è l’ultima
speranza dell’umanita’
extraterrestre via
da questa Terra mia
togli le zampe o ce le lascerai
tutto disintegra
quando gli girano
le lame boomerang
per Daltanius che compare giu’
e il nemico non esiste piu’
e’ Daltanius che ci aiutera’
non si arrende mai, è troppo forte
non è nato ancora chi lo battera’
per Daltanius che compare giu’
e il nemico non esiste piu’
e’ Daltanius che ci aiutera’
non si arrende mai, è troppo forte
non è nato ancora chi lo battera’
per Daltanius che compare giu’
e il nemico non esiste piu’
e’ Daltanius che ci aiutera’
non si arrende mai, è troppo forte
non è nato ancora chi lo battera’…
Compositori: Francesco Franco Migliacci / Fabio Massimo Cantini
Testo di Daltanious © UNIVERSAL MUSIC PUBLISHING RICORDI SRL.